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.Tante buone ragioni per farne un eroe.Si veda ugualmen-te Jean Rocchi, L'irréductible Giordano Bruno face à l'Inquisition[trad.it.Giordano Bruno davanti all'Inquisizione, Roma, Stampa Al-ternativa, 2003], con una prefazione molto corroborante di Marc Sil-bernstein, il dinamico animatore della casa editrice Syllepse, mate-rialista militante.Parte terza.CRISTIANESIMO1.La carne di un ectoplasmaLe storie di Gesù evidentemente si contano a migliaia.Quelle chenegano la sua esistenza storica e riducono la sua figura alla cristalliz- 210 BIBLIOGRAFIAzazione di una finzione si contano sulle dita di una mano.Evidente-mente.La più celebre è firmata da Prosper Alfaric, A l'école de laraison.Etudes sur les origines chrétiennes, Publications de l'UnionRationaliste.Si veda in particolare "Il problema di Gesù.Gesù è ve-ramente esistito?", pp.97-200.Risposta: No.Oggi Raoul Vanei-gem difende questa posizione che fa propria in La résistance au chri-stianisme.Les hérésies des origines au XVlII Siècle, Fayard.In partico-lare, a p.104, parla della «favola cattolica e romana di un Gesù sto-rico».Chiaro.Altri credono sì alla sua esistenza storica, ma in grossi tomi evi-denziano nella Bibbia la presenza di migliaia di inverosimiglianze, in-certezze, probabilità, controverità; confessano così tante incapacitàad arrivare a certezze che ci si domanda che cosa li trattenga dal pas-sare di corsa nel campo dei negazionisti.Prudenza? Incapacità difarsi carico di questo importante atto d'iconoclastia? Impossibilità diandare oltre la loro formazione intellettuale, visto che spesso si trat-ta di ex seminaristi o di persone che hanno alle spalle solidi studi teo-logici? Solo un filo sottilissimo separa infatti le loro conclusioni daquelle degli ultrarazionalisti.Così si veda Charles Guignebert, Jesus, La Renaissance du livre,1933 [trad.it.Gesù, Torino, Einaudi, 19744], e Le Christ, stesso edi-tore, 1943, ai quali devo alcuni esempi da me ripresi per sottolinearele stravaganze del Nuovo Testamento - titulus, lingua di Pilato ecc.Gérard Mordillac e Jérôme Prieur hanno realizzato una sintesi diquesto lavoro, completata da alcuni rari lavori recenti, in Corpus Ch-risti.Enquête sur l'écriture des Evangiles, sei volumetti pubblicati dal-le edizioni Mille et Une Nuits nel 1977: Crucifixion, Procès, Poi desJuifs, Pâque, Résurrection e Christos.Da questo lavoro è stata ricava-ta una serie di dodici film trasmessi da Arte.Di Jérôme Prieur, Jesusillustre et inconnu, Desclée de Broower, 2001 e di Gérard Mordillac,Jesus contre Jesus, Seuil.2.L'aborto di DioÈ lo stesso san Paolo a dirlo.nella prima delle Epistole ai Co-rinzi (15, 8).Per tutti gli scritti di o su Paolo, epistole, lettere, attiecc., si veda La Bible, trad.Osty, Seuil, 1973.Bibliografia evidente-mente abbondante.E non sempre di parte.Le edizioni Fayard so-no considerate serie.Ma come affrontare allora l'intera operaquando si legge, sotto la penna di Françoise Baslez, Saint Paul, 1991[trad.it.San Paolo.L'apostolo delle genti, Torino, SEI, 1993], questo BIBLIOGRAFIA211particolare nel capitolo dedicato alla conversione sulla via di Dama-sco, p.81: «Non farà mai la minima allusione a una eventuale cecità»e ciò che si legge negli Atti degli apostoli (9, 8): «Benché avesse gliocchi aperti, non vedeva nulla» - e questo per tre giorni.Col suo stile televisivo - che si avverte leggendolo - Alain Decauxha scritto L'avorton de Dieu.Une vie de Saint Paul, Perrin, 2003[trad.it.Aborto di Dio.Una vita di san Paolo, Cinisello Balsamo, SanPaolo Edizioni, 2004].Lo storico non nasconde la sua empatia cat-tolica, ma compie un onesto lavoro di compilazione.In particolare,sulle malattie attribuite al Tarsiota, p.101 [dell'edizione francese].Utile, perché evita le letture che sarebbe necessario fare per proprioconto.Niente critica, niente riserve, niente interpretazioni perso-nali, ma una narrazione introduttiva.Alain Badiou, filosofo, matematico, lacaniano, autore di romanzie di opere teatrali, militante di estrema sinistra, confessa - in SaintPaul.La fondation de l'universalisme [trad.it.San Paolo.La fondazio-ne dell'universalismo, Napoli, Cronopio, 1999] - il suo interesse,comprensibile, per colui che ha fondato una religione e creato un im-pero.Peccato che consideri Paolo come il solo, senza completare lasua riflessione con quanto Costantino aggiunge per rendere possibilela Chiesa planetaria.Per incarnarsi, l'ectoplasma ha bisogno dell'iste-rico, ma è il dittatore che realizza l'estensione del corpo di Gesù al-l'Impero.3.Ritratto dell'epocaPer cogliere il clima psicologico del Basso Impero, la sua creden-za nel mistero, nel meraviglioso, nei maghi e nell'astrologia, la sua re-ligione, i suoi scricchiolii, la sua inclinazione per l'irrazionale: E.Dodds, Pagani e cristiani in un'epoca di angoscia.Aspetti dell'espe-rienza religiosa da Marco Aurelio a Costantino [Firenze, La NuovaItalia, 1988].Si veda anche H.-I.Marrou, Décadence romaine ou An-tiquité tardive? Seuil, 1977 [trad.it.Decadenza romana o tarda Anti-chità?, Milano, Jaca Book, 1997], che dimostra la continuità delmondo antico nel periodo cristiano primitivo.È in quest'opera chesi può leggere l'espressione «Stato totalitario del Basso Impero», p.172 [dell'edizione francese].Marrou, cristiano, ha scritto - tra l'altro- su Agostino, Clemente di Alessandria e sulla storia della Chiesa.Sul funzionamento e sul contenuto del paganesimo che i cristianiperseguitano, Ramsay Macmullen, Paganism in the Roman Empire,New Haven, Yale University Press, 1981.E A.J.Festugière, Hermé- 212 BIBLIOGRAFIArisme et mystique païenne [trad.it.Ermetismo e mistica pagana, Ge-nova, il melangolo, 1991].Gibbon - il Michelet inglese.- raccon-ta l'Antichità con mano veramente felice: History of the Decline andFall of the Roman Empire (1776-1788) [trad.it.integrale: Storia del-la decadenza e caduta dell'impero romano, 3 voll., Torino, Einaudi,1967; un'edizione ridotta è Declino e caduta dell'impero romano, Mi-lano, Mondadori, 1998].Per un conteggio rivisto al ribasso delle vittime cristiane dei mar-tiri e delle altre persecuzioni prima che essi stessi divenissero perse-cutori, si veda Claude Lepelley, L'Empire romain et le christianisme[trad.it.L'impero romano e il cristianesimo, Milano, Mursia, 1970].La storiografia cattolica ha considerevolmente gonfiato le cifre a sco-po propagandistico, in questo come in altri casi mossa da intentiapologetici.4.Il soldatacccio convertitoRitratto del tiranno: Guy Gauthier, Costantin.Le triomphe de lacroix, France-Empire, 1999.La proposta di una lettura astronomica -quindi rigorosamente scientifica - dell'apparizione viene da lui spie-gata accuratamente e con ampiezza.E anche in modo convincente.Un'opera che, senza fare concessioni né muovere rimproveri, si attie-ne chiaramente alla realtà dei fatti.Stranamente in Francia la figuradel primo imperatore convertito al cristianesimo non ha fatto scorre-re molto inchiostro.Il vecchio libro di André Pigagniol, L'empereurCostantin, éd.Rieder, 1932, resta una miniera di informazioni chenon è invecchiata.Una sintesi di Bertrand Langon è Costantin, PUF, 1998, nella col-lana "Que sais-je?", dove si può leggere con profitto la continuazio-ne del lavoro dell'imperatore toccato dalla grazia nell'opera di Pier-re Maraval, L'empereur Justinien, 1999.5.Il vandalismo cristianoHo cercato a lungo le prove della persecuzione dei pagani da par-te dei cristiani.Numerose opere passano sotto silenzio, negano, anzitrasformano i nuovi arrivati al potere in personaggi tolleranti, ama-bili, affabili, appassionati di libri, costruttori di biblioteche.Lascioda parte le opere che ripropongono questi luoghi comuni, che sonole più numerose [ Pobierz caÅ‚ość w formacie PDF ]

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